SalTO 2025

Il SalTO – Salone Internazionale del Libro di Torino viene fondato nel 1988. Negli anni è divenuto uno degli appuntamenti culturali più significativi del panorama europeo e internazionale.

Nasce da un’intuizione dell’editore e intellettuale Angelo Pezzana. E fin da subito si afferma come crocevia di pensiero, creatività e confronto. E catalizza l’attenzione di lettori, autori ed editori.

Nel tempo questa manifestazione si è evoluta. Si è trasformata da semplice vetrina editoriale in una vera e propria agorà del pensiero contemporaneo. Un luogo in cui la parola scritta si fa voce collettiva, memoria viva e strumento critico.

Salone del Libro: temi e partecipazioni famose

Con oltre 150mila visitatori ogni anno, il Salone del Libro di Torino ha ospitato figure emblematiche della cultura globale. Da José Saramago a Salman Rushdie, da Toni Morrison a Herta Müller, da Amos Oz a Emmanuel Carrère; l’evento ha offerto ogni anno al pubblico occasioni irripetibili di dialogo con l’eccellenza letteraria.

Uno degli eventi rimasti nella memoria collettiva è la partecipazione di Umberto Eco. Al Salone del 2015, poco prima della sua scomparsa, tenne una delle sue ultime, densissime lezioni pubbliche. Il tema vergeva intorno al ruolo del libro nell’epoca digitale.

In quell’occasione, Eco ribadì la centralità del testo cartaceo come “tecnologia perfetta”.1 Quindi come baluardo della civiltà umanistica.

Le sue parole, in un tempo attraversato dalla rapida smaterializzazione dell’informazione, risuonano ancora oggi come un monito e un invito alla riflessione.

Non meno significativa fu la presenza di Roberto Saviano nel 2006. Partecipò al Salone del Libro poco dopo l’uscita di Gomorra, un testo che avrebbe segnato una svolta nella letteratura di denuncia e nella percezione pubblica della criminalità organizzata. Quel Salone fu teatro di una tensione vibrante tra parola e potere, tra letteratura e impegno civile.

Salone del Libro e altre fiere editoriali

Accanto al Salone torinese, negli anni si sono affermati altri eventi librari degni di nota. La Fiera del Libro di Francoforte (la più antica e imponente al mondo) e il Festival del Libro di Hay-on-Wye nel Galles hanno ciascuno una propria identità. Tuttavia, tutti questi eventi sono accomunati dalla volontà di celebrare il libro come artefatto culturale e strumento di emancipazione.

Il Salone del Libro non è solo un evento editoriale. Infatti è una lente attraverso cui leggere lo spirito del tempo. È il luogo in cui la parola scritta si fa corpo, gesto, incontro.

In un’epoca in cui l’informazione è sempre più rapida e volatile, il Salone si erge come un argine e un rito. Uno spazio necessario di resistenza e di bellezza.

Come scrisse Italo Calvino, «la lettura è solitudine, la lettura è compagnia, la lettura è la forma più alta della libertà».2

In questa libertà condivisa, ogni anno, il Salone del Libro rinnova la sua promessa: quella di custodire, attraverso i libri, la complessità del reale.

Il Salone del Libro 2025: “Le parole tra noi leggere

La trentasettesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025, si propone come un momento di incontro fondato sulla parola.

Il tema scelto, “Le parole tra noi leggere”, è un verso di Eugenio Montale3 e il titolo di un romanzo di Lalla Romano4 che ha vinto il Premio Strega nel 1969.

Questo titolo incarna lo spirito dell’edizione, mettendo al centro la parola come strumento di connessione e dialogo.

La direttrice editoriale Annalena Benini ha sottolineato l’intento di portare al Lingotto una «formula un po’ magica di leggerezza», intesa come capacità di affrontare temi complessi con delicatezza e senza superficialità.

SalTO 2025

Il manifesto dell’edizione è realizzato dall’illustratrice Benedetta Fasson. Rappresenta due figure che si abbracciano in un ambiente caldo e raccolto, simbolo di intimità e accoglienza. L’ambientazione evoca un salotto, luogo di rifugio e libertà, dove le parole scorrono liberamente, creando legami e connessioni.

Tra gli ospiti annunciati figura Yasmina Reza, che terrà la lezione inaugurale. Ma anche Tracy Chevalier, Jhumpa Lahiri, Joël Dicker, Georgi Gospodinov, Adania Shibli e Scott Turow.

Una novità di questa edizione è la sezione “Crescere”, dedicata all’adolescenza e curata dallo psicoterapeuta Matteo Lancini, che dialogherà con il rapper Salmo.

Il Salone del Libro 2025 si propone, dunque, come un luogo dove le parole, leggere e potenti, possono costruire ponti tra le persone. Come uno spazio sicuro che offre dialogo e riflessione sulla complessità del mondo contemporaneo.

  1. Umberto Eco, intervento al Salone del Libro di Torino, maggio 2015. ↩︎
  2. Italo Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Garzanti, Milano 1988. ↩︎
  3. Cfr. Eugenio Montale, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 2023. ↩︎
  4. Cfr. Lalla Romano, Le parole tra noi leggere, Einaudi, Torino 2018. ↩︎

Iscriviti alla newsletter per non perderti
curiosità e approfondimenti sul mondo editoriale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *